GitHub Copilot, pro o contro?

Business News

13 Luglio 2021


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Github ha annunciato un nuovo potentissimo strumento che utilizza l’intelligenza artificiale per aiutare gli sviluppatori a scrivere codice più veloce e in meno tempo.

Come per la scrittura predittiva che utilizziamo sui nostri smartphone, Github Copilot, quando si sviluppa, si occupa di suggerire durante la digitazione come completare la stringa o le funzioni. Per fare questo il modello farà training sulle miliardi di righe di codice open source di Github. 

Python, JavaScript, TypeScript, Ruby e Go, attualmente sono i linguaggi con cui funziona meglio. 

Perché GitHub Copilot sta facendo discutere così tanto?

La preoccupazione principale verte sul fatto che Copilot fa training sulle codebase Opensource di Github, distribuite prevalentemente sotto licenza GPL, senza un esplicito consenso dei proprietari dei repo, e ancora non è chiaro se l’AI sia in grado di suggerire agli sviluppatori codice inedito senza andare a replicare blocchi di codice già esistenti, provenienti appunto da software sotto licenza GPL.

Nella seconda ipotesi si riscontrerebbe un’enorme problematica, in quanto la GPL è una licenza copyleft. Vale a dire che, nonostante il codice GPL sia riutilizzabile e modificabile, non è possibile rilasciare del nuovo codice basato su questo sotto licenze diverse dalla GPL stessa. 

Un’opera protetta da GPL deve rimanere libera, ovvero col susseguirsi delle modifiche deve continuare a garantire ai suoi utenti le cosiddette quattro libertà:

  • Libertà 0: libertà di eseguire il programma per qualsiasi scopo.
  • Libertà 1: libertà di studiare come funziona il programma e di modificarlo in base alle proprie necessità.
  • Libertà 2: libertà di ridistribuire copie del programma in modo da aiutare il prossimo.
  • Libertà 3: libertà di migliorare il programma e di distribuirne pubblicamente i miglioramenti, in modo tale che tutta la comunità ne tragga beneficio.

L’accusa principale mossa in questo momento da molti è quindi che Copilot vada ad infrangere il copyleft della GPL, sia nel caso di Copilot stesso, che se non verrà rilasciato sotto licenza GPL a sua volta andrà ad infrangerla, sia su tutto il codice generato da sviluppatori terzi grazie all’aiuto di Copilot.

Secondo noi, tuttavia, il codice generato da una macchina non può essere in alcun modo ricondotto ad una creazione di carattere intellettuale. Le leggi che proteggono il diritto d’autore sono esclusivamente applicate ai creator, sviluppatori in questo caso, ma nel caso di copilot l’output è quello di una macchina. 

Il fine di Copilot non è inoltre quello di fornire un output definitivo proveniente da fonti GPL, ma fa uso di questo solo consultandolo, così come lo potrebbe fare qualsiasi sviluppatore, solo in modo estremamente efficiente, ma con il fine di elaborare del nuovo materiale, che necessita comunque di lavoro intellettuale inedito da parte dello sviluppatore, che precede e antecede il contributo fornito da Copilot.

Copilot non ci preoccupa, e lo vediamo invece come un possibile grande strumento in grado di contribuire largamente al nostro lavoro.

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